Auto Ibride: come scegliere
Articolo: Auto Ibride: come scegliere
In commercio esistono tre tipi di auto ibride: mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid. Come scegliere un’auto ibrida?
Non tutte sono in grado di funzionare in autonomia solo con il motore elettrico. Prima di vedere nel dettaglio le differenze e come scegliere l’auto ibrida, vediamo alcuni numeri.
A dicembre 2020 le auto ibride hanno occupato la seconda posizione tra le alimentazioni preferite dai consumatori: 31.646 nuove targhe. Un risultato che avvicina le ibride alle benzina, che nell’ultimo mese del 2020 sono state scelte da 38.007 compratori. Tra le ibride, le mild rappresentano la fetta più consistente: 17.737 unità (sono quadruplicate), le ibride tradizionali sono cresciute moderatamente (da 5.936 a 7.611), le ibride plug-in si sono moltiplicate per 6 (da 971 a 6.298). Incrementi notevolissimi per le elettriche (da 1.114 a 7.077).
Il noleggio a lungo termine rispecchia l’andamento del mercato
Nel 2020, nel noleggio a lungo termine, la pesantissima flessione delle immatricolazioni di auto a benzina e diesel (rispettivamente -40% e -37%) si è tradotta in un exploit delle alimentazioni elettriche, pure o ibride. Le elettriche sono cresciute da 3.854 del 2019 a 10.971 del 2020 (+185%), le ibride plug-in del 325%, le mild-hybrid del 305%, le full hybrid invece hanno perso 9 punti.
Auto Ibride: come scegliere
Un’auto ibrida è un’auto che dispone sia di un motore tradizionale (solitamente a benzina) e sia di un motore elettrico. Il motore elettrico è alimentato da batterie che si possono ricaricare tramite il motore a benzina oppure durante la fase di decelerazione.
Le 3 tipologie di auto ibrida hanno delle differenze sostanziali in termini di autonomia, efficienza, risparmio e performance; per questo è bene conoscerne le caratteristiche per scegliere l’auto ibrida più adatta.
Mild hybrid: autonomia ridotta
Queste auto hanno di fatto una batteria ridotta e un motore elettrico poco potente, che funziona semplicemente a supporto di quello a benzina. Si attiva in particolare durante le ripartenze, quindi in ambito urbano, senza però avere mai la possibilità di una propulsione esclusivamente elettrica.
Volendo analizzare i consumi, se si considera un utilizzo misto della vettura (quindi anche in autostrada e strade extraurbane), una vettura mild hybrid può consentire di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 di circa il 5% rispetto a una tradizionale vettura a benzina simile, contro il 20% circa di una vettura full hybrid.
Full hybrid: la vera auto ibrida
Rispetto alle Mild hybrid sono in grado di far lavorare i due motori (elettrico e benzina) in modo più efficiente; i due motori infatti sono indipendenti tra loro e vengono gestiti in modo che possano lavorare in sinergia.
Ad alte velocità il contributo del motore elettrico è marginale; in contesti urbani può contribuire a circa il 50% della propulsione dell’auto. Di conseguenza, in termini di consumi, il full hybrid, consentendo di mantenere spento per diverso tempo il motore a benzina, porta ad una riduzione significativa di consumi e di emissioni.
Plug-in Hybrid: ad un passo dall’elettrico
Rappresentano un livello intermedio tra una vettura full hybrid e una vettura totalmente elettrica. Le Plug-in hybrid, infatti, hanno un motore elettrico abbastanza potente e munito di batterie abbastanza capienti da consentire di guidare per alcuni tratti in modalità solo elettrica.
In questa tipologia, le batterie possono essere ricaricate come nelle auto elettriche. Ricaricando la batteria tutte le notti e percorrendo circa 40-50 km al giorno, è possibile viaggiare sempre con il motore elettrico abbattendo il consumo di carburante e le emissioni dei relativi inquinanti.
In conclusione, come scegliere l’auto ibrida? Come abbiamo visto, le differenze di prestazioni tra mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid sono notevoli, è quindi importante verificare la tipologia in base all’utilizzo dell’auto che si vuole fare per scegliere con consapevolezza e non avere sorprese dopo.